Ma la fotografia 'analogica' si può realmente chiamare così ?!?!?

E' meglio premettere che questa vuole essere una provocazione, un semplice invito a riflettere sulle parole, sui fatti, sulla vita (oh mamma... che paroloni!!!)

Dall' enciclopedia Treccani (a proposito... sono on-line i 300.000 lemmi dell' enciclopedia Treccani con consultazione gratuita su www.treccani.it): rappresentazione a. di una quantità (in contrapp. a digitale o numerica), quella ottenuta mediante grandezze fisiche (di solito correnti o tensioni) variabili con continuità.
Con continuità, ovvero, ritornando alle nostre immagini, una rappresentazione analogica di un'immagine non deve avere soluzione di continuità evidente fra una parte ed un' altra.
In una pellicola questo non è precisissimo... come ogni buon appassionato di quest' arte sa sicuramente, la pellicola che viene 'impressionata' è spalmata con una soluzione di sali d' argento che reagiscono alla luce diventando più o meno opachi. Se andiamo a vedere nel dettaglio, quindi, una fotografia analogica presenta la cosiddetta 'grana'. Cosìè ? Non è altro che l' equivalente della matrice di piel di una fotografia digitale, con l' unica differenza che noè una griglia ordinata ma ogni elemento dipende dalla grandezza e dalla forma del cristallo. L' unica cosa realmente 'analogica' in una foto analogica è il colore (o il livello di grigio) che varia realmente con continuità e senza soluzione di continuità fra un livello e l' altro, a differenza del 'digitale' dove, fra un livello di colore e l' immediato successivo si ha un salto netto e ben distinto.
Quindi... è realmente corretto parlare di 'fotografia analogica' ?



Alla prossima!!!

Eheeh, questa è una bella provocazione

Secondo Wikipedia "..un segnale analogico è la rappresentazione o trasformazione di una grandezza fisica tramite una sua analoga..." quindi nel nostro caso è la reazione chimica dovuta all'esposizione a una certa quantità di luce.

E' vero però che se non si guarda al singolo punto ma ad una porzione di pellicola non vi è una continuità ma singoli punti distinti...

Dovrebbero essere un numero infinito di punti per tornare al concetto di continuità...


...ma è nato prima l'uovo o la gallina?

La densità di un sensore ha raggiunto e superato ormai da tempo la densità delle pellicole 35mm (anche la Velvia50 ha una densità minore di una 18mpixel), la profondità di colore raggiungibile con un sensore a 24 bit 'dovrebbe' essere superiore a quanto l' occhio umano può discernere, quindi perchè fare ancora differenze? La fotografia dovrebbe essere la fotografia, a prescindere dal 'mezzo', che sya una ToyCam, un telefonino, una Kodak usa e getta o una reflex digitale... no??