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Dal 14 aprile al 15 maggio - Genova - Immagini di guerra - Robert Capa
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Dal 14 aprile al 15 maggio - Genova - Immagini di guerra - Robert Capa
Immagini di guerra. Robert Capa, La Storia in Piazza, Palazzo Ducale, Loggia degli Abati. Dal 14 aprile al 15 maggio.
Orari: durante il periodo di «Storia in Piazza» (14-17 aprile) dalle 9 alle 20; dal 19 aprile al primo maggio, lunedì-venerdì 9-19, sabato e domenica 9-20.
Ingresso: biglietto intero 5 €, ridotto 3 €.
In mostra nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale cinquanta fotografie originali che documentano cinque guerre: il lavoro di Robert Capa (1913-1954), il fotografo di guerra per eccellenza.
La seconda edizione della Storia in piazza, organizzata quest’anno intorno al tema dell’«invenzione della guerra», propone tra le tante iniziative che occupano Palazzo Ducale – letteralmente – dalla mattina alla sera la mostra Immagini di guerra. Robert Capa, cui si stanno dando gli ultimi ritocchi e che inaugura il 14 aprile.
In giro per la città ci sono già i manifesti che riproducono il suo scatto più famoso, quello che dagli anni Trenta è l'icona che ricorre più spesso nell’immaginario collettivo quando si pensa alla guerra, il miliziano spagnolo colpito a morte che nel 1936 gli dà a ventitré anni la fama mondiale.
Noto per i suoi reportage d’azione, scattati in zone di combattimento – la guerra civile spagnola, la seconda guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina – Capa «odiava la guerra» ma «non era un pacifista», scrive Richard Whelan nella presentazione della mostra, toccando un tema che l’intervento NATO in Libia ha riportato all’attualità:
La situazione politica del suo tempo lo rese cosciente del fatto che la guerra in certe situazioni è un male necessario, l’unico mezzo per distruggere il male e difendere una causa giusta. Una volta dichiarò che correva il rischio della propria vita solo per le guerre di cui distintamente amava una parte e odiava l’altra.
Oggi potremmo aggiungere che in questo lo aiutavano la storia e la politica del Novecento, in cui le distinzioni erano più nette e le immagini meno pervasive di quanto sia oggi: il bianco e nero della seconda guerra mondiale oggi sembra certo più facile da abbracciare delle immagini sgranate di un video girato sul telefonino e caricato su YouTube.
In mostra al Ducale cinquanta fotografie originali che documentano ben cinque guerre, a fare da sponda visiva – con le altre mostre di quest’edizione – ai dibattiti e agli incontri della Storia in piazza 2011. Immagini di conflitti ma anche, aggiunge Whelan, «momenti di pace e la gioia che da questi scaturisce».

Orari: durante il periodo di «Storia in Piazza» (14-17 aprile) dalle 9 alle 20; dal 19 aprile al primo maggio, lunedì-venerdì 9-19, sabato e domenica 9-20.
Ingresso: biglietto intero 5 €, ridotto 3 €.
In mostra nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale cinquanta fotografie originali che documentano cinque guerre: il lavoro di Robert Capa (1913-1954), il fotografo di guerra per eccellenza.
La seconda edizione della Storia in piazza, organizzata quest’anno intorno al tema dell’«invenzione della guerra», propone tra le tante iniziative che occupano Palazzo Ducale – letteralmente – dalla mattina alla sera la mostra Immagini di guerra. Robert Capa, cui si stanno dando gli ultimi ritocchi e che inaugura il 14 aprile.
In giro per la città ci sono già i manifesti che riproducono il suo scatto più famoso, quello che dagli anni Trenta è l'icona che ricorre più spesso nell’immaginario collettivo quando si pensa alla guerra, il miliziano spagnolo colpito a morte che nel 1936 gli dà a ventitré anni la fama mondiale.
Noto per i suoi reportage d’azione, scattati in zone di combattimento – la guerra civile spagnola, la seconda guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina – Capa «odiava la guerra» ma «non era un pacifista», scrive Richard Whelan nella presentazione della mostra, toccando un tema che l’intervento NATO in Libia ha riportato all’attualità:
La situazione politica del suo tempo lo rese cosciente del fatto che la guerra in certe situazioni è un male necessario, l’unico mezzo per distruggere il male e difendere una causa giusta. Una volta dichiarò che correva il rischio della propria vita solo per le guerre di cui distintamente amava una parte e odiava l’altra.
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